Il fatto che il segnale sia posizionato perfettamente nel punto più basso, nel caso del Buy e in quello più alto, nel caso del Sell, non significa che questa è la formula magica che ti permetterà sempre di comprare basso e vendere alto, e di ottenere sempre profitti.
Infatti ci sono talmente tante variabili che NESSUNO può prevedere assolutamente che lo strumento di trading si comporti sempre così.
Infatti, ad esempio, i prezzi di qualsiasi asset, sono spesso influenzati dalle notizie.
Se ad esempio arriva una notizia negativa o positiva improvvisa, il prezzo potrebbe andare in controtendenza con il tuo lato del trade.
L’operazione successiva, quella che inverte il trade, avverrà a chiusura di ogni candela, per cui, lavorando su timeframe troppo alti, potresti vederti bruciati tutti i tuoi guadagni in un solo colpo, soprattutto se stai usando una leva molto alta.
E’ per questo che le strategie di trading automatico consapevoli e che rispettano il risk management, prevedono la presenza di StopLoss e TakeProfit o TrailingStop.
L’altra cosa su cui porre molta attenzione è il numero di operazioni da fare, spesso legata al timeframe se troppo basso. Più aumentano, più saranno le commissioni che dovrai pagare, legate ad ogni apertura di un trade e dal size di quest’ultimo.
Se infatti i tuoi trade generano profitti troppo bassi, ma vengono eseguiti in modalità chiamata High Frequency, potrebbero non compensare i costi delle commissioni, che generalmente si aggirano sullo 0.1% dell’importo tradato.
Alla lunga rischieresti di vedere il tuo importo di portafoglio scendere gradualmente senza mai risalire, fino ad arrivare a 0.